Giuseppe Maiello Tentativi non riusciti di rivitalizzazione delia slavistica alla Facoltá di lettere e filosofia delľUniversitá Carolina di Praga nelľanno 2005 Key words: Slavic studies - History of Slavic studies - History of Charles' University in Prague - Baltic studies. Abstract After pressure from students and from members of the Academic senate of the Faculty of Arts and Philosophy, the last attempt to re-launch the didactics of Slavic studies in Prague took place during the summer of 2005. None of the proposed curricula were ever realized and no longer exist even the Institute where the plans were drawn up. In the new curricula adopted in the departments which inherited the Institute of Slavic and East European Studies of the Faculty of Prague, we can see a net increase in the percentage of courses in History and Politics related to Eastern European countries. Non si puö non concordare con Radomír Vlček che dalle pagine di questo volume ci ricorda ľimportanza delia storia delia slavistica, nel contesto complessivo, ma anche i preziosi contributi in ambito ceco a questo sottosettore disciplinare (Vlček 2012). II problema potrebbe sorgere sul tipo di metodológia da adottare, visto che non sempře gli storici delia slavistica sono stati storici di professione; cionondimeno ľapproccio interdisciplinare, tipico oggi degli studi areáli ha offerto negli ultimi anni sufficienti possibiltä di confronto con questi ultimi.1 Nel nostro caso abbiamo scelto di fare riferimento ad un caso singolo, ehe si colloca negli anni 2004-2005, anni di profondissima crisi delia slavistica praghese, in cui viene a compimento definitivo, almeno perquanto riguarda l'Universitä Carolina, quelľagonia ehe era cominciata alla fine degli anni '80 del XX secolo.2 Vista la quasi attualitä delia situazione preša in esame, avremmo potuto adottare la metodológia oggi comune in antropológia sociale delľanalisi qualitativa e delle interviste ad informátori. Assegnare a noi stessi il ruolo di osservatore partecipante non sarebbe stato pero corretto, poiché sarebbe mancata la 1 La piú attuale ed esaustiva serie di ricerche riguardante gli studi areáli in Repubblica ceca é ľeccellente volume eurato da Ivo Pospíšil Areálová slavistika a dnešní svět (Pospíšil, 2010). 2II punto di passaggio simbolico nella fase di agónia delia slavistica praghese potrebbe essere considerato il 13 dicembre del 1989, quando ľallora motore guida delia slavistica praghese degli anni delia normalizzazione, Jan Petr, decise, in circostanze ancora non del tutto chiarite, di togliersi la vita. Un inventario complessivo di tutti i lavori di Jan Petr e stato pubblicato nel 2001 dalľarchivio delľAccademia delle scienze ceca (Faktor, Hálek, Jiřinec, & Kučerová, 2001). necessaria base di obiettivitá visto che eravamo stati anche noi tra i diretti protagonisti di quegli avvenimenti. Esclusa la possibiltá del metodo delľanalisi qualitativa, siamo ritornati alla tradizione classica degli studi storici, ovvero lo studio delle fonti scritte disponibili, e solo su quelle, e non sulle memorie individuali, né tantomeno su documenti non ancora archiviati, della Facoltá di filosofia praghese. Abbiamo quindi lavorato su quattro tipi di fonti: i Verbali delle sedute del Comitato scientifico della Facoltá di lettere e filosofia (FF UK, 2008a), i Verbali delle sedute del Senato accademico della stessa facoltá (FF UK, 2008b), le Guide dello studente della facoltá a.a. 2004/2005 (FF UK, 2004) e 2010/2011, ed un gruppo internet aperto, costituito nel luglio del 2005 dal Senato accademico della facoltá di filosofia, in cui venivano messi a disposizione materiali didattici connessi al dibattito di allora sul futuro della slavistica praghese (Internet, 2005). I dati sulla struttura dei corsi di quelľepoca sono tratti dalla citata Guida dello studente del 2004, che chiameremo Karolínka in omaggio al nome ormai comune che le viene assegnato da anni dai membri della comunitá accademica praghese. Ancora in quegli anni pero la Karolínka veniva preparata con molti mesi di anticipo, pertanto i dati in essa contenuti non dovevano corrispondere al 100% alla realtá. Non abbiamo pero a disposizione altre fonti scritte pubbliche, pertanto ci rifaremo a questa fonte ufficiale con la piena consapevolezza che una piccola percentuale di corsi non era stata poi realizzata come previsto. La Karolínka rimane uno specchio di come veniva programmato 1'anno accademico a venire alla fine del semestre precedente. In principio era il polacco Ľanno accademico comincia molto male per 1'allora estabilishment del Dipartimento di studi slavistici e dell'Europa orientale (Ústav slavistických a východoevropských studii -ÚSVS). II 7 settembre infatti i membri del senato accademico ricevono una lettera a firma di Veronica Forková, in rappresentanza degli „studenti di polonistica", in cui con linguaggio abbastanza chiaro viene messa sotto accusa la dott.ssa Kateřina Pósingerová (FFUK, 2008b: POZVÁNKA - na 5. jednání AS FF UK. Bod 8). „S působením dr. Pbsingerové na pražské polonistice je spojeno hned několik nejasností, které bohužel ani kvalitní výuce, ani rozvoji našeho oboru neprospívají. Velmi nejasná je již samotná role dr. Pósingerové v rámci polonistického oddělení. Spravuje sice místo vedoucí, tedy místo s největšími pravomocemi a odpovědností, ale např. na oficiálních internetových stránkách našeho Ústavu se její jméno nevyskytuje a pokud víme, také se např. neúčastní schůzí Ústavu. Je v tom symbol pro celé její působení Piu avanti gli studenti fanno notáre che "v zahraničí se s pražskou polonistikou téměř nepočítá"4 e in qualche modo viene manifestata la volontá di analizzare 3 [Nelľoperato della dott.ssa Pósingerová nella polonistica praghese rileviamo alcuni punti non chiari che purtroppo non giovano né alla qualitä dello studio né alio sviluppo della nostra materia. Estremamente ambiguo é il ruolo della dott.ssa Pósingerová nelľambito della sezione di polonistica che, da un lato, occupa il ruolo di direttrice della sezione, quindi un ruolo con tutte le relative spettanze e responsabilitä, ma ďaltro non appare in tale ruolo nelle pagine Web delľlstituto e, secondo le nostre informazioni, non partecipa ai Consigli ďlstituto. In ció vediamo la rappresentazione di tutta la sua attivitä (...)]. 4 [alľestero la polonistica praghese non viene quasi piú preša in considerazione]. bene la possibilitä di passaggio delia dott.ssa Posingerová, da assistente specialistico a docente (ibid.).5 Ľintervento degli studenti ha un'effetto devastante per la successiva carriera accademica della dott. Posingerová e rappresenterä 1'inizio di lunghe discussioni nelľ ambito del Senato accademico, ehe dureranno fino alľinizio delľanno 2005/2006 e ehe sembreranno rappresentare il canto del cigno di una delle piú importanti istituzioni della slavistica praghese.6 Nella seduta del Consiglio scientifico della facoltä, infatti, ehe doveva decidere della nomina a docente della dott.ssa Posingerová, si levarono voči di dissenso, non solo da parte degli studenti presenti ("V. Forková na závěr přednesla výhrady vůči pedagogické činnosti dr. Pôsingerové a poukázala na to, že již před třemi lety jí nebyla prodloužena smlouva"1), ma anche da parte degli stessi membri del Consiglio stesso. Dallo studio dei verbali pero la posizione dei singoli membri del Consiglio rispetto alla decisione di concedere alla dott.ssa Posingerová il titolo di docente sembra essere molto vaga. Se si eselude infatti il netto supporto a lei offertole del boemista František Čermák ("Prof. Čermák vystoupil na obranu habilitační přednášky dr. Pôsingerové"8), giá la relatrice, Alena Macurová, ehe alľepoca oceupava il posto di capo della sezione filologica della commissione di aceredito, ovvero in pratica il piú potente organo di controllo della didattica e dei piani di studio del paese, sembra assumere, almeno secondo i verbali, una posizione attendista, quando dichiara che "PhDr. Posingerová prokázala schopnost logické stavby výkladu i umění zřetelně popsat fakta, vdaném případě spíše na obecné rovině než na rovině konkrétních jazykových dat"9. Ancora meno chiare appaiono nei verbali le posizioni del Presidente del Consiglio scientifico, Jan Rychlík, che dopo una serie di interventi eritici „nemá zásadní výhrady proti práci dr. Pôsingerové,,10 o dello slavista Vladimír Svatoň, anch'egli, 5 Nelle universita ceche esistono di solito 4 fasce di insegnamento: assistenti, assistenti specializzati, docenti e professori. II passaggio da una fascia alľaltra avviene per titoli. Per essere assistente occorre una laurea quadriennale o quinquennale (Mgr. per le facoltä umanistiche), per ottenere il titolo di assistente specializzato occorre il titolo di dottore in ricerca (Ph. D. oppure CSc, titolo che veniva assegnato fino alľinizio degli anni '90), per ottenere i titoli di docente (doc.) occorre presentare tutti i precedenti titoli accademici davanti al Consiglio scientifico della facoltä, realizzare una conferenza e sottoporsi ai quesiti dei membri del Consiglio. Per il conseguimento del titolo di professore (prof.) si effettua la stessa procedura individuata per il conseguimento del titolo di docente, con la differenza che essa si svolge davanti al Consiglio scientifico delľintera universita. I docenti sono nominati dal rettore su richiesta della maggioranza dei membri del Consiglio scientifico della facoltä, mentre i professori sono nominati dal Presidente della Repubblica su richiesta della maggioranza dei membri del Consiglio scientifico delľUniversitä. 6 A partire dal 1992 funziona a Praga, anche ľlstituto slávo delľAccademia delle scienze (Slovanský ústav AV ČR),. Ľlstituto fu fondato originariamente nel 1922 da Lubor Niederle, ed ě attualmente suddiviso in tre sezioni: Paleoslavistica e bizantinologia, Linguistica sláva e lessicografia, Storia della slavistica e delle letterature slavě. 7 [V. Forková in conclusione manifesta dubbi sulľattivitä pedagogica della dott.ssa Posingerová, sottolineando che giá tre anni prima non le era stato rinnovato il contratto di lavoro]. 8 [II prof. Čermák interviene in difesa della lezione di abilitazione della drott.ssa Posingerová]. 9 [La dott.ssa Posingerová ha mostrato di avere la competenza di realizzare logicamente la sua costruzione delľesposizione e di realizzare in maniera magistrále deserizioni fattografiche che rimangono pero nel caso specifico piú a livello generico che a livello di coneretizzazione di dati linguistici conereti]. 10 [Non ha obiezioni di sostanza sul lavoro della dott.ssa Posingerová]. dopo serie critiche "uznává, že dr. Posingerová měla právo zvolit si přednášku podle vlastního uvážení, proto ji nechce kritizovat"11. II risultato comunque non lascia scampo alla dott.ssa Posingerová, che ottiene solo 13 voti a favore, ovvero tre voti in meno delia maggioranza dei membri del Consiglio scientifico che alľepoca contava 35 membri (FFUK, 2008b, 23.9.2004, str.5).12 Molte mani sulla slavistica Ľiniziativa degli studenti, sostenuta dalľallora maggioranza del senato accademico per risanare o almeno correggere alcuni eccessi nella sezione di polonistica, sembra giá dai documenti essere solo lo spunto per un'analisi complessiva delia situazione della slavistica all'Universitä Carolina. Dai documenti forniti nel settembre e nel dicembre del 2004 dalla segreteria della facoltá del Senato accademico si rileva non solo che la „polonistica" praghese ha un totale di 22 studenti, rispetto ai 55 di Olomouc e i 68 di Ostrava13, ma soprattutto che il numero di laureáti in tutte le disciplině slavistiche e baltistiche era giá nel 2004 bassissimo (tav.l) Tav.l.: Numero laureáti presso 1'ÚSVS nel corso dell'anno solare 2004 Materia N° laureáti 1/2004-12/200414 Russistica 13 (11+2*) Slavistica generale e comparata 5* Slovacchistica 4(1+3*) Lettonistica 4* Croatistica 2 (1+1*) Ucrainistica 2* Polonistica 2* Bulgaristica 2* Slovenistica 2* Serbistica 1* Macedonistica - [Riconosce che la dott.ssa Posingerová aveva tutto il diritto di scegliersi la lezione come meglio le aggradava e pertanto si asterrá dal criticarla]. 12 La carriera accademica di Kateřina Posingerová che era cominciata nel settembre del 1985. Nel settembre 2001 dovette lasciare per la prima volta la Facoltá di Filosofia praghese per non aver superato un concorso di riammissione che in quegli anni dovettero sostenere la maggior parte degli allora assistenti ed assistenti specializzati. Fu riammessa con contratto parziale, ma senza concorso, nel settembre del 2003. si concluse definitivamente agli inizi dell'anno 2005. Sempře gli studenti avevano fatto giá notáre nel settembre del 2004 un errore formale nella composizione dei membri delle sedute di Laurea, a cui la dott.ssa Posingerová aveva partecipato in maniera attiva, pur non essendo membro ufficiale della commissione stessa. Attualmente Kateřina Posingerová occupa una funzione dirigenziale presso il Ministero della Pubblica istruzione ceco. 131 dati assoluti della seconda maggiore universita del paese, quella di Brno, non vengono riportati, ma si rileva un buon rapporto di 3:1 tra aspiranti allo studio e studenti accettati dalla facoltá dopo ľesame di ammissione (FFUK, 2008b: POZVÁNKA - na 8. jednání AS FF UK. Bod 12) 14 I numeri con ľasterisco indicano i laureáti di "doppio corso". Si tratta di un sistema ancora comunemente usato in alcune universita ceche, dove lo studente frequenta due corsi di laurea contemporaneamente. Inoltre, alcuni corsi di studio sono possibili solo in combinazione con altri. Sorabistica - Lituanistica - Considerato ehe i laureáti di „doppio corso" nella stragrande maggioranza dei casi sceglievano una combinazione all'interno delle materie slavistiche, si puö dedurre approssimativamente, che il numero di studenti, che nel corso dell'anno 2004 avevano conseguito una delle lauree Offerte dall'ÚSVS, fosse di circa 26-27 studenti, di fronte ad un totale ufficiale di 242,5 studenti,15 77 dottorandi, e 37 studenti „non finanziati", corrispondenti ai „fuori corso" o a coloro che avevano gia frequentato un'altra universita. Salvo una eccezione, tutti i corsi di laurea offerti dall'ÚSVS erano nel 2004, a 5 anni dalla Dichiarazione di Bologna,, ancora quinquennali. Dai dati della Guida dell'epoca rileviamo inoltre che a tale numero di studenti si accompagnava un numero elevatissimo di personale docente. L'lstituto contava quell'anno 22 pedagoghi interni, 25 esterni, ovvero prestatí da altri dipartimenti o a contratto,16 8 lettori stranieri, e 20 dottorandi in funzione di insegnanti su un totale complessivo di 31 dottorandi interni.17 Vi era un solo docente interno di prima fascia, sei di seconda fascia, quindici di terza ed uno di quarta. Direttore del dipartimento era dall'ottobre del 2003 Hana Gladková, alľepoca docente, ovvero professore di seconda fascia (cfr. nota 5). L'lstituto poteva inoltre contrare su una čerta entrata finanziara dovuta al succeso ottenuto da cinque dei suoi pedagoghi interni in 6 finanziamenti offerti dal Ministero della Pubblica istruzione ceco, uno dalla Agenzia di finanziamento della Repbblica ceca ed uno dall'Agenzia di finanziamento dell'Universitä Carolina (tav.2). Tav.2.: Istituzione Finanziamenti Responsable della Ricerca Note Min.P.I. La lingua - struttura, sviluppo, comunicazione Gladková Min. P.l. Sviluppo sociale delle terre ceche nel contesto della storia europea e mondiale Gladková Min.P.I. La poetica nello spazio multiculturale Svatoň Min.P.I. La Boemia Orientale nel corso della storia Poslední Min.P.I. Vantage Gladková Membro del gruppo di 15 Lo 0,5 in piú ci indica che alcuni studenti di doppio corso seguivano un corso presso ľÚSVS ed un secondo altrove. 16 Un documento ufficiale a firma del Preside, datato 2.6.2005, in risposta alle pressanti richieste del Senato accademico (delibera n.154/13) riporta che in data 31.12.2004 erano impiegati presso ľÚSVS 22 insegnanti a tempo pieno, 10 a part-time ed un numero imprecisato di contrattisti (FFUK, 2008b: POZVÁNKA - na 14. jednání AS FF UK. Bod 8). . Di contro invece il personale amministrativo era ridotto ad una sola segretaria e due bibliotecarie. ricerca Min.P.I Bibliografia web Zadražilová Secondo anno di tre complessivi Agenzia grant delia Grande dizionario Croato- Gladková Rep. Ceca ceco Agenzia grant Russini e Ucraini nella Lendelová dell'Un. Carolina regione di Tachov: passato, presente, prospettive E giunse il senato. Avendo ottenuto il Senato accademico delia Facoltä i dati sopra citati, giá nel gennaio del 2005 si cercô di capire come facevano a sopravvivere, dal punto di vista finanziario, dipartimenti come l'ÚSVS, in considerazione del basso rapporto studenti/insegnanti e ľesiguo numero di grant, almeno rispetto alle necessitä dell'istituto. La delibera n.118 del Senato accademico quindi invita il preside delia Facoltä, "aby nechal nejpozději k 15. 3. 2005 zveřejnit na internetových stránkách FF UK v sekci Fakulta - Úřední deska - Výroční zpráva přehled o financování jednotlivých základních součástí FF UK. Přehled by měl obsahovat informaci o nákladech spjatých s provozem jednotlivých pracovišť FF UK, včetně přehledů mzdových nákladů a počtů zaměstnanců, pracovních úvazků a případně dalších informací, které pan děkan uzná za vhodné".18 Di fatto, dai documenti ufficiali, non sembra che la delibera fu rispettata nei termini richiesti dal Senato accademico. II Preside rispose laconicamente, soltanto il primo marzo del 2005, che i dati richiesti sarebbero stati in futuro "po projednání s hospodářskou komisí vhodnou formou prezentovány v souvislosti s projednáváním Zprávy o hospodaření FF UK"19 (FFUK, 2008b: Pozvánka na 11. Jednání AS FF UK, bod. 8). Ancora fino a maggio non ci sono ancora dati confermati e qualora ci saranno non verranno mai resi pubblici. Tra le righe dei verbali pero risulta chiaro che anche I'allora responsabile per gli affari economici, Jaroslava Jindrová, ammetteva che l'ÚSVS era fortemente indebitato (1,5 milioni di corone) e che il dipartimento era quindi messo molto male: „pokud je pět studentů na oboru, odrazí se to ve financování"20 (FFUK, 2008b: Zápis z 13. jednání AS FF UK konaného dne 12.5.2005, str. 5). Nel frattempo pero piú che I'iniziativa del Senato accademico era stata nuovamente ľiniziativa studentesca a costringere la dirigenza dell'ÚSVS a studiare un nuovo piano di studi complessivo per gli studi slavistici e baltistici praghesi. Anche in questo caso, come per il precedente caso Posingerová, gli studenti avevano trovato un arpiglio burocratico per intervenire e spingere cosi la dirigenza delia facoltä a richiedere un nuovo piano di studi, che [a far pubblicare non oltre il 15 marzo 2005, sulle pagine web della Facolta, nella sezione "Atti ufficiali: Relazione annuale", un compendio dei finanziamenti dei singoli dipartimenti. II compendio dovra contenere informazioni sulle spese di bilancio collegate all'attivita dei singoli dipartimenti, e dovra essere comprensiva dell'indicazione deH'ammontare complessivo degli stipendi e del numero di addetti, dei tipio di contratto e di tutte le altre informazioni che il signor preside riterra opportune]. 19 [saranno presentati nella forma dovuta, dopo averne discusso in commissione economica ed in occasione della discussione della Relazione sulle attivita economiche della Facolta di lettere e filosofia dell'Universita Carolina]. 20 [se ogni disciplina ha in tutto 5 studenti, vi sono ricadute sul sistema di finanziamento]. riformasse quello attuale. Da due verbali della Commissione studi della Facoltá, costituita in seno al Senato accademico, veniamo pertanto a sapere che gli studenti avevano informato la responsabile di Facoltá dei corsi di laurea, che nei piani di studio di slavistica non veniva rispettata la quota massima di ore di insegnamento frontale prevista dalla normativa interna della facoltá. Quindi, nonostante i piani di Studi di slavistica avessero ancora validita sino alľanno 2008, la commissione, in data 1. Febbraio 2005, consiglia di non aprire piů 1'insegnamento della slavistica a Praga, giá dalľanno accademico 2005/2006 nel caso ehe i piani di studio dovessero rimanere gli stessi (FFUK, 2008, Pozvánka na 10. Jednání AS FF UK, bod 6). Dopo la crescita di consapevolezza degli studenti Sotto la pressione della dirigenza della Facoltá, che praticamente minacciava la chiusura dei corsi di slavistica, i responsabili dell'ÚSVS prepararono, nel corso della primavera del 2005, una nuova "Richiesta di accredito della matéria Studi slavistici e baltistici", ovvero il nuovo progetto di piano di studio per tali disciplině. II12 maggio 2005 il Senato accademico istituisce una Commissione per la questione della ristrutturazione della Facoltá. La commissione avrá anche una sottosezione „Slavistica", ehe analizzerá trá 1'altro anche il nuovo piano di studi. Dal punto di vista formale, secondo tale progetto, sarebbe stato abbandonato il sistema dei due corsi di laurea paralleli, ma ci sarebbe stato un solo corso di laurea con 12 indirizzi e due moduli a scelta: linguistico e letterario. Gli indirizzi corrispondevano alle dodici lingue slavě e baltiche che venivano Offerte quale possibilitá di studio ai futuri studenti: Bulgaro, Croato, Lettone, Lituano, Macedone, Polacco, Serbo, Slovacco, Sloveno, Sorabo, Russo, Ucraino. Lo schéma generale del piano di studi era il seguente (tav. 3). Ore di insegnamento frontale Crediti Totale 90 180 Materie fondamentali comuni 12 Insegnamento pratico della lingua 14 14 Linguistica - disciplina 16 17 Linguistica - modulo 8 18 Letteratura - disciplina 12 12 Letteratura - modulo 8 18 Blocco storico-sociale21 6 12 Materie semifacoltative e facoltative 26 30 Crediti liberi (tesi ed altro) 47 Se uno studente avesse scelto il modulo linguistico avrebbe avuto nel complesso un offerta del 71% di ore di lezione di materie linguistiche suddivise in "Lezioni e seminari di linguistica" (26,7%), "insegnamento pratico della lingua" (15,5%), esercizi di conversazione (11%)22, nonche altre lezioni e seminiari di linguistica del modulo specialistico (17,8%). II Si trattava di una serie di lezioni (senza seminari) di Storia politica e sociále e di Storia delle relazioni internazionali. 22 Gli "esercizi di conversazione" rappresentavano Tunica offerta possibile di "materie facoltative". rimanente 29% di ore di lezione sarebbe stato composto invece di un 22,2% di lezioni e seminári di letteratura e 6,8% lezioni di storia e filosofia.23 Nel caso invece lo studente avesse scelto il modulo letteratura, le lezioni e i seminári di letteratura sarebbero aumentati del 15, 5% a scapito delle lezioni di linguistica che comunque, insieme all'insegnamento della lingua pratica, avrebbero rappresentato il 53,2% delle ore di lezione prescritte complessive. Le ore di lezione di materie storiche e di filosofia sarebbero state le stesse per ambedue i moduli. II piano, attribuito fisicamente ad Hana Gladková,24 viene rigettato dalla Commissione, perché "v podstatě kopíruje současný stav25 [della slavistica praghese]" e dalla dirigenza della facoltá, perché "nesplňoval formální náležitosti a především neodpovídal závěrům výše zmíněné komise"26. Dal documento, a firma dello studente Rostislav Valvoda, traspare inoltre la circostanza che il "trend" preferito alľepoca pergli studi slavistici, sarebbe quello degli Studi areali, rappresentato alľepoca, secondo lo studente, in due progetti alternativi presentati da Tomáš Glanc e da Giuseppe Maiello (FFUK, 2008, Pozvánka na 16. Jednání AS FF UK, bod 4 a Pozvánka na 17. Jednání AS FF UK, bod ll).27 II progetto attribuito a Tomáš Glanc era suddiviso in realtá, a parte le ore di materie obbligatorie comuni a tutti gli studenti della facoltá (12,2% delle ore di lezione frontale), in quattro settori definiti "moduli", ma che in sostanza rappresentavano materie comuni per tutti gli studenti. Per quanto riguarda la ripartizione delle ore di lezione, il primo modulo, definito "Studio della lingua e sulla lingua" rappresentava il 24,5% delle ore di lezione frontale complessive, il secondo "Letteratura" il 24,5%, il terzo "Cultura dell'immagine, del suono, delľoggetto e dei generi performativi" il 18,4%, ed infine un modulo definito "Pensiero, teória, spiritualita", il 20,4%. In nessuno dei moduli appariva la possibilitä di intraprendere lo studio dello Slavo ecclesiastico, e tanto meno dello Slavo-ecclesiastico antico. II progetto attribuito a chi scrive prevedeva quattro moduli definiti "Linguistica", "Paleoslavistica", "Teória della letteratura" e "Antropológia culturale". Nel caso della scelta del primo modulo, ľll% delle lezioni frontali messe a disposizione dello studente sarebbe stato quelle delle materie obbligatorie comuni a tutti gli studenti della facoltá, il 51,% di lezioni di lingua areále, linguistica e sociolinguistica, il 15,5% di lezioni di teória della letteratura e letteratura areale, il'9,3% di lingua russa obbligatoria per tutti, il 3,1% di Slavo- Nella percentuale comprendiamo anche le lezioni di filosofia, il cui esame é obbligatorio per tutti gli študenti della facoltä. Si tratta di una prosecuzione della regola valida sino al 1989 che tutti gli študenti della facoltä praghese dovevano realizzare un esame obbligatorio comune. Alľepoca era il corso di "Marxismo-leninismo", che fu sostituito giä nel 1990 dalľesame di "Filosofia". 24 La direttrice dei dipartimento, Hana Gladková, in una lettera non datata, pubblicata nei materiali per i membri dei Senato accademico dei 10. Novembre 2005, protesta contro questa attribuzione, affermando che i piani sarebbero stati discussi con „tutti gli impiegati interní delľÚSVS" (FFUK, 2008, Pozvánka na 17. Jednaní AS FF UK, bod 11). 25 [in sostanza copia la situazione attuale]. 26 [non adempie alle richieste formali della facoltä e soprattutto non trova corrispondenza con gli argomenti della suddetta Commissione]. 27 Sempre Hana Gladková (ibid.) considerava i piani di studio alternativi come impossibili da accreditare in un contesto di studi filologici, considerando il progetto Glanc come troppo „culturologico" e quello Maiello „nettamente indirizzato verso ľantropologia". ecclesiastico antico, il 3,1% di antropológia culturale ed il 7% di lezioni a libera scelta nelľambito delľintera facoltá. Nel modulo "Paleoslavistica" si sarebbe offerto il 43% di lezioni e seminári di Slavo-ecclesiastico e di lingue classiche (greco e latino), il 23,5% di lezioni di una lingua areále, di linguistica e di sociolinguistica ed il 3,1% di lezioni di teoria della letteratura. La percentuale di Antropológia culturale e delle altre materie obbigatorie e facoltative rimaneva invariata. Queste materie sarebbero rimaste rappresentate nella stessa percentuale anche nel terzo modulo. Qui le lezioni e i seminári di teoria della letteratura e di letteratura areále sarebbero stati del 43% mentre sarebbero scomparse le lingue classiche ed altre lezioni e seminári connessi con la letteratura paleoslava che sarebbe ritornata al suo 3,1%. Infine nel modulo detto Antropológia culturale, le materie ad essa direttamente concernenti avrebbero rappresentato l'll% del totale delle materie offerte; le lezioni di letteratura e di teoria della lettaratura avrebbero rappresentato il 35,1% di tutto il resto delle altre materie, la cui percentuale sarebbe rimasta invariata come nel precedente modulo. II piano prevedeva la suddivisione degli studi nelle tre areali di studio, Europa centrále, Europa sud-orientale, ed Europa orientale. Oltre alla quasi totalita delle lingue slavě, baltiche e classiche, 1'unica altra lingua offerta era pero soltanto 1'albanese. Quando il Senato cominciô ad occuparsi ďaltro La discussione sui piani di studio era avvenuta - in ambito di sottosezione della Commissione nominata dal Senato accademico della Facoltá di lettere e filosofia dell'Universitá di Praga - nel corso di quella che in ceco ě di solito definita „la stagione dei cetrioli", ovvero durante ľestate, in questo caso delľanno 2005. Alla ripresa dei lavori autunnali risulta chiaro che il senato ha altri problemi, in particolare 1'elezione del nuovo Preside e la preparazione delle nuove elezioni del Senato accademico. II senato pertanto preferisce in maniera salomonica di non discutere piú della faccenda e rimettere il tutto nelle mani della futura dirigenza della Facoltá, che si insedierá nel marzo delľanno successivo. La nuova dirigenza, cambierá la struttura delľlstututo e riuscirá in breve tempo a far accreditare nuovi piani di studio che sono quelli attualmente in vigore presso la Facoltá di filosofia. L'ÚSVS dalľanno accademico 2010-2011 non esiste piú. Ľereditá e' stata lasciata a tre dipartimenti: 1'lstituto di studi dell'Europa orientale, il Dipartimento di studi dell'Europa centrále ed il Dipartimento di studi jugoslavi e balcanici.28 Giá a partire dalľanno accademico 2007-2008 tutti i piani di studio sono stati strutturati secondo i tre livelli compatibili con il Processo di Bologna, ma rimane la possibilitá di scelta tra corso di laurea singolo o doppio. I piani di studio di tutti e tre gli areali sono speculari. Sono definitivamente scomparsi il Sorabo e lo Slavo-ecclesiastico, mentre, oltre a molte delle lingue slavě e baltiche, ě possibile studiare anche 1'Ungherese (presso la cattedra di Studi dell'Europa centrále). La percentuale di materie insegnate ě cosi suddivisa: 27,3% di lezioni e seminári di lingua o di linguistica, 27,3% di lezioni di storia (17,4), politica e storia del pensiero politico (6,6%) e cultura (3,3%), 25% di letteratura, 10,3% di materie obbligatorie, infine il 6,8% ed un altro 2,2% di materie a scelta, da inquadrare in uno dei tre settori (Linguistica, Letteratura e "Situazione socioculturale delľareale prescelto").29 281 nuovi dipartimenti rispecchiano comunque in maniera quasi speculare la suddivisone delTÚSVS, a partire dal 2007, in tre sottosezioni: Europa Orientale, Europa centrale ed Europa sud-orientale (Chmel, 2009). 291 dati si riferiscono al modello reso pubblico dalla cattedra di Studi jugoslavi e balcanici e si riferisce al corso di laurea singolo (cfr. FF UK, 2010: 462-467). Per quanto riguarda il personále docente impiegato, se ci riferiamo ai dati riportati nella Karolínka 2010-2011, in tutto I'USVS operavano all'inizio dell'anno accademico, 38 pedagoghi interni, 30 esterni e 7 lettori stranieri. Manca invece il dato dei dottorandi che partecipano all'attivita didattica (FF UK, 2010). Se si considera I'acquisizione di tre magiaristi, che nell'anno 2004-2005 erano inquadrati nell'lstituto di linguistica e ugrofinnistica, si ě avuto comunque un incremento di personále interno del 73%. Di questi il 31,6% sono nomi nuovi, che non avevano nel 2004-2005 nessun rapporto di lavoro con la facoltá, il 15,8% sono ex pedagoghi esterni all'USVS divenuti poi interni, il 13% sono ex dottorandi interni passati a ruolo di professore di terza fascia e l'8% sono magiaristi traferiti dal disciolto Dipartimento di linguistica e ugrofinnistica. II rimanente 31,6% rappresenta la generazione di insegnanti interni del periodo tormentato conclusosi nel 2006. Conclusione Colui che ha attestato questi dati ě stato, come giä detto, testimone oculare, di quell'agonia di quella parte della slavistica praghese consumatasi nel corso dell'anno 2005. Perquesta ragione si ě scelto il metodo dell'analisi quantitativa dei dati a disposizione nelle fonti pubbliche, accessibili nella comoditä della rete globale elettronica. Abbiamo definito ciö che ě avvenuto, come agonia della slavistica, in quanto, sebbene gli attuali piani di studio abbiano ricevuto l'accredito quali piano di studio "Filologici", non ci pare che corrispondano alla visione classica della slavistica ribadita per ultimo anche in questo volume (cfr. Zelenka 2012). Quello che ě avvenuto a Praga dopo il 2005 ci appare come un forte ricambio generazionale, in cui volti nuovi o giovani dottori di ricerca sono riusciti, grazie ad una situazione di crisi, ad ottenere posti di riguardo nella struttura accademica.30 I tentativi di rivitalizzazione della slavistica del 2005 sono stati completamente dimenticati, cionondimeno nonostante il progetto attribuito ad Hana Gladková fosse di natura completamente diversa da quello che poi trovö realizzazione negli anni successivi ed attualmente in vigore, appaiono proprio in questo molti di quei nomi nuovi, che diventeranno poi l'asse portante dell'USVS a partire dall'anno 2007 e dei nuovi dipartimenti che seguiranno a partire dall'anno 2011. La nuova generazione non sarä perö gestita dalla Gladková, accusata nel 2006 di plagio da parte della boemista russa Galina Neščimenko.31 L'ex direttrice dell'USVS non ricopre infatti, a tutťoggi, piů alcun tipo di incarico dirigenziale in nessuno dei tre nuovi dipartimenti. L'attuale direttore dell l'lstituto di studi dell'Europa Orientale, Marek Příhoda, era nel 2005, dottorando presso ľÚSVS. II nuovo direttore del Dipartimento di studi dell'Europa centrale Marek Junek proviene dalla facoltä di Lettere e filosofia dell'Universitä di Olomouc, ed il direttore del Dipartimento di studi jugoslavi e balcanici collaborava con ľÚSVS solo in qualitä di pedagogo esterno, sebbene fosse impiegato a tempo pieno presso l'lstituto di storia mondiale della stessa facoltä. Tutti e tre i direttori sono di formazione storica. 31 La causa era partita da un articolo pubblicato nel n. 6/2005 della rivista Voprosyjazykoznanija (Neščimenko 2005) e si risolse, non senza dubbi ed emozioni contrastanti, a favore di Hana Gladková, il 27 settembre 2007, quando il Consiglio scientifico dell'Universitä Carolina le confermô il titolo di professore di prima fascia (Hampl & Horyna, 2007). Tra i principáli sostenitori delľautenticitä del lavoro di Hana Gladková, vi furono di nuovo František Čermák e Alena Macurová, che abbiamo visto giä impegnati, nel 2004 a sostegno di Kateřina Posingerová (cfr. supra). Riferimenti bibliografici Faktor, J. V., Hálek, J., Jiřinec, M., & Kučerová, K. (2001). Petr Jan, prof. dr.. Praha: Archiv Akademie věd ČR FF UK (2004). Seznam přednášek 2004/2005. Praha: FF UK FF UK. (2008a). Vědecká rada 2003-2006. Zápisy ze zasedání. Praha: FF UK FF UK. (2008b). Akademický senát. Volební období 2004-2006.Zápisy z jednání. Praha: FFUK FF UK (2010). Seznam přednášek 2010/2011. Praha: FF UK Hampl, V., & Horyna, M. (2007). Prof. Hampl a prof. Horyna se vyjadřují k údajnému plagiátorstvídoc. Gladkové. Tratto da Univerzita Karlova v Praze. i-Forum: http://www.ceses.cuni.cz/IFORUM-4473.html Chmel, R. (2009). Koncepce rozvoje Ústavu slavistických a východoevropských studií2009-2012. Tratto da http://usvs.cis.cz/index.php?sekce=o-ustavu/: http://usvs.cis.cz/soubory/download/20090319163014.pdf Internet (2005). Skupina04 ■ Otevřena skupina . http://groups.yahoo.com. HemmvieHKO, r.ľl., (2005), HeKOTopbie pa3flyMba Hafl KHMroň „ftebiKOBaa ďiTyau.ľm: mctokm m nepcneKTľiBbi (ôo/irapcKO-HeniCKue napa/i/ie/in)", Bonpocbi R3b\K03HaHun, 6/2005, pp. 67-96. Pospíšil, I. (2010). Areálová slavistika a dnešní svět. Monografie z filologicko-areálových studií. Brno: Česká asociace slavistů Vlček, R. (2012). Jsou dějiny slavistiky nosnou tradicí české slavistiky. V I. Pospíšil, & J. Šaur, Nosné tradice české slavistiky. Brno: Masarykova univerzita, str. 17-26 Zelenka, M. (2012). Několik "pragmatických" a "osobních" poznámek k aktuálnímu stavu české slavistiky (vzpomínka na přednášku Antonína Měštana v Literárněvědné společnosti počátkem 90. let. In I. Pospíšil, & J. Šaur, Nosné tradice české slavistiky. Brno: Masarykova univerzita, str. 167-172